Come sarebbe stata diversa la storia di Romeo e Giulietta se avessero avuto un telefono!— Isabel Allende
Come sarebbe stata diversa la storia di Romeo e Giulietta se avessero avuto un telefono!
Mi manca l'idealismo della gioventù, del tempo in cui esisteva ancora per me una chiara linea divisoria tra il bene e il male e credevo che fosse possibile agire sempre in accordo con princìpi inamovibili.
Il calendario è un'invenzione degli uomini; per lo spirito, il tempo non esiste.
Non esiste separazione definitiva fino a quando c'è il ricordo.
Così come quando si viene al mondo, quando si muore abbiamo paura dell'ignoto. Ma la paura è qualcosa che è dentro di noi, che non ha nulla a che fare con la realtà.
Il bambino entra nel mondo e la madre in un altro stato di coscienza, nessuno dei due è più lo stesso.
Il telefono è un buon modo di parlare alla gente senza essere obbligati a offrir loro da bere.
Si scoprono al telefono le inflessioni di una voce che non si distingue finché non è dissociata da un viso in cui si oggettiva la sua espressione.
Dal telefono passa solamente l'insignificante o il tragico, la chiacchierata indefinita o la morte improvvisa. Tra i due, nulla.
Appendere la cornetta è come appendere un essere umano alla forca. Si resta lì ammutoliti come idioti, con la lingua penzoloni.
Come mai i numeri sbagliati non sono mai occupati?
Telefono. Infernale invenzione che elimina parte dei vantaggi inerenti alla saggia abitudine di tenere a distanza le persone sgradevoli.