Non credo che Arnold Schwarzenegger avesse le credenziali per diventare governatore della California.
Una vecchia battuta diceva che in Italia tra riformisti e rivoluzionari non c'è gran differenza: i primi non fanno le riforme, i secondi non fanno le rivoluzioni.
La politica è riconoscibile, per sua natura deve esserlo. Ma un artista non può stare da una parte o da un'altra.
Uno stomaco vuoto non è un buon consigliere politico.
Non a caso euro, privatizzazioni senza liberalizzazioni, distruzione giustizialista dei partiti e creazione dei partiti personali neocaciquisti fanno un tutt'uno.
In politica la gente ti concede quello che credi di meritare e ti nega quello che pensa che tu voglia.
Uno spettro s'aggira per l'Europa. Lo spettro del comunismo.
La verità è cosa molto complessa, e la politica è un affare molto complicato. Vi sono giri e rigiri. Si può essere legati ad alcune persone da certi obblighi che bisogna soddisfare: presto o tardi nella vita politica è obbligatorio il compromesso. Tutti ci si piegano.
Non resta altro mezzo per rimettere in onore la politica, si devono come prima cosa impiccare i moralisti.
A un certo momento, il modello A della Ford era stupendo, giusto? Ma col passare del tempo, i meccanici trovarono modi per renderla migliore. Non fanno così a Washington, ed è triste.
Il verbo "credere" non dovrebbe appartenere alla politica. Non basta promettere bene e saper comunicare.