Discorso: sostituto del pensiero; forma superiore dell'azione politica.
Fortuna: unica spiegazione ammissibile per il successo altrui.
Scrittore: razza di intellettuali con pubblico limitato e presunzione infinita.
Il colmo dell'altruismo è lasciare che gli altri si occupino degli altri.
Quotidiano: tessuto di sciocchezze, scritto, stampato e venduto in meno di qualche ora; quindi letto, gettato e dimenticato in meno di qualche minuto.
Non si deve giudicare il discorso d'un uomo di stato al suo popolo dall'impressione che esso produce su un professore d'università, ma dall'effetto che esercita sul popolo. E questo soltanto dà il criterio della genialità dell'oratore.
Il discorso d'infinite persone è formato di parole simili a monete false, adulterate, o corrose: non hanno mai il valore che mostrano d'avere e che dovrebbero avere.
Fo più conto della testimonianza della mia coscienza, che dei discorsi di tutto il mondo.
L'umanità forma un interminabile discorso di cui ogni uomo illustre è un'idea.
L'uomo ha grande discorso del quale la più parte è vano e falso, li animali l'hanno piccolo ma è utile e vero.
Il discorso pessimistico appartiene al genere oratorio, e questo perché presuppone un uditorio che può gridare e agitarsi.
Ci sono discorsi che sono come operazioni aritmetiche. Per quanto si cambi l'ordine delle parole, il risultato resta inalterato.
Nulla è più incomprensibile dei discorsi della gente a cui il linguaggio non serve a nient'altro che a farsi capire.
Vero e falso sono attributi del discorso, non delle cose. E laddove non c'è discorso non c'è nemmeno verità o falsità.
I discorsi non sono che rumore e i libri non sono che carta.