La consapevolezza cambia le cose.
Una perdita non mi preoccupa mai dopo che l'ho subita. La dimentico in una notte. Ma l'avere torto - il non accettare una perdita - ecco ciò che danneggia la tasca e l'anima.
Non si pensa nemmeno che si invecchierà, né che il tempo passi, né che, dal giorno in cui nasciamo, camminiamo verso un'unica fine.
In teoria vi è una perfetta possibilità di felicità: credere all'indistruttibile in noi e non aspirare a raggiungerlo.
Per sviluppare la chiara comprensione è necessario vivere in presenza mentale, in diretto contatto con la vita nel momento presente, vedendo con consapevolezza che cosa realmente avviene dentro e fuori di noi.
Ho trentatré anni e sento di aver già vissuto tanto e che ogni giorno passa sempre più velocemente.
Più un uomo conosce, più perdona.
I moralisti e i rigoristi della disciplina sono uomini che si rendono oscuramente conto delle proprie imperfezioni.
La sola innocenza possibile è quella che ti fa scordare la terribilità della morte perché è anch'essa un atto della tua vita.
Non vivrò in eterno e più me ne rendo conto, più rimango stupito.
Non mi sono mai resa conto di avere una voce strana, nessuno me lo ha mai fatto notare seriamente.