L'affermazione costante di credere è un indizio di paura.— Jiddu Krishnamurti
L'affermazione costante di credere è un indizio di paura.
La fede è qualcosa di assolutamente individuale, e non possiamo e non dobbiamo istituzionalizzarla. Se lo facciamo diventa una cosa morta, cristallizzata; diventa un credo, una setta, una religione che viene imposta ad altri.
La religione è il pensiero contorto dell'uomo fuori del quale si erigono templi per concretizzarlo.
Per intendere la Verità bisogna avere una mente molto precisa e chiara; non una mente astuta, bensì capace di vedere senza distorsioni, una mente innocente e aperta.
La capacità di osservare senza giudicare è la più alta forma di intelligenza.
L'aspettazione del piacere è talvolta più tormentosa della paura.
La paura ci impedisce di vedere e di cogliere le occasioni di salvezza che ancora ci restano e che sono spesso a portata di mano.
L'interesse e la paura sono i principi della società.
Chi vi vuole bene, vi fa paura.
La paura distrugge l'integrità dell'uomo.
La paura uccide sempre l'amore. Persino l'amore di una madre.
Il cavaliere non pretenderà di vincere la paura del suo cavallo, se non sia certo di aver vinto, anzitutto, la propria!
La paura è il fondamento della maggior parte dei governi.
Tutto ciò che vuoi è dall'altra parte della paura.
La virtù cresce osando, tardando la paura.