L'editore cavalca il turbine e dirige la tempesta.— Joseph Addison
L'editore cavalca il turbine e dirige la tempesta.
È raro che gli uomini che nutrino il massimo rispetto per le donne, godano di popolarità fra loro.
La vera felicità è di natura riservata, ed è nemica del fasto e del rumore; essa nasce, in primo luogo, dal godimento di se stessi, e quindi dall'amicizia e dalla conversazione di pochi compagni scelti.
Nessuna oppressione è così pesante o duratura quanto quella inflitta dalla perversione e dall'eccesso di autorità legale.
Se dobbiamo credere ai nostri logici, l'uomo si distingue da tutte le altre creature per la facoltà di ridere.
Ciò che è la cultura per un blocco di marmo è l'educazione per un'anima umana.
Gli editori, così gentili quando non si pubblica con loro.
Si pubblicano molti libri di stupidi perché di primo acchito ci convincono. Il redattore editoriale non è tenuto a riconoscere lo stupido. Non lo fa l'accademia delle scienze, perché dovrebbe farlo l'editoria?
Scrivere? A che pro? Dov'è l'editore? Certo non pagherà, anzi vorrà essere pagato. Nei giornali? Il direttore è stato prescelto fra i quattro o cinque autentici cretini della città.
Chi più sproporzionato di un editore che si mette davanti all'arte con le sue grosse mani terrene, i suoi occhiali e i suoi conti?
È più facile camminare con Cristo sulle acque che con un editore attraverso la vita.