È il marchio dell'uomo inesperto non credere nella fortuna.— Joseph Conrad
È il marchio dell'uomo inesperto non credere nella fortuna.
È privilegio della prima gioventù vivere d'anticipo sul tempo a venire, in un flusso ininterrotto di belle speranze che non conosce soste o attimi di riflessione.
Un uomo si giudica dai suoi nemici non meno che dai suoi amici.
Essere donna è un compito terribilmente difficile, visto che consiste principalmente nell'avere a che fare con uomini.
La vanità gioca dei brutti scherzi alla memoria.
Si vive come si sogna: perfettamente soli.
A nessuno la fortuna pare tanto cieca quanto a coloro che non ne sono beneficati.
Bisogna fidarsi pochissimo di una grandissima fortuna.
Che un uomo, sia pure dotato della più gran fermezza ed energia, cada in deliquio ad un'improvvisa percossa della fortuna, non deve meravigliare. Si uccide un uomo con l'imprevisto come un bue con la mazza.
Se pensassimo a tutte le fortune che abbiamo avuto senza meritarle non oseremmo più lamentarci.
Noi abbiamo una sola vita: se anche avessi fortuna, se anche raggiungessi la gloria, di certo sentirei di aver perduto la mia, se per un solo giorno smettessi di contemplare l'universo.
La fortuna è donna: ed è necessario, volendola tenere sotto, batterla e urtarla.
La fortuna arride agli audaci.
Sai cos'è la fortuna? È credere che sei fortunato, ecco tutto.
La fortuna è un dio fra gli uomini, e più che un dio.
La fortuna non solo è cieca, ma acceca spesso anche le persone cui ha concesso i propri favori.