L'evoluzione della tecnica è arrivata al punto di produrre l'inermità di fronte alla tecnica.— Karl Kraus
L'evoluzione della tecnica è arrivata al punto di produrre l'inermità di fronte alla tecnica.
Tradurre in un'altra lingua un'opera della lingua vuol dire che uno si toglie la pelle, passa il confine e là indossa il costume del paese.
Non la violenza, solo la debolezza mi mette paura.
La diplomazia è una partita a scacchi in cui si dà scacco matto ai popoli.
Chi mai vorrà cacciar via un errore che lui stesso ha messo al mondo, per sostituirlo con una verità adottata?
Quando i diritti dell'uomo non c'erano ancora, li aveva il privilegiato. Questo era inumano. Poi fu stabilita l'eguaglianza, in quanto si tolsero al privilegiato i diritti dell'uomo.
Abitiamo la tecnica irrimediabilmente e senza scelta. Questo è il nostro destino di occidentali avanzati, e coloro che, pur abitandolo, pensano ancora di rintracciare un'essenza dell'uomo al di là del condizionamento tecnico, come capita di sentire, sono semplicemente degli inconsapevoli.
Ciò che è veramente inquietante non è che il mondo si trasformi in un completo dominio della tecnica. Di gran lunga più inquietante è che l'uomo non è affatto preparato a questo radicale mutamento del mondo.
Con la tecnica gli uomini possono ottenere da sé quello che un tempo chiedevano agli dèi.
Siccome la tecnica è ormai la forma del mondo, per l'individuo non c'è altro modo di essere al mondo se non come funzionario della tecnica.
La tecnica non è più un evento della nostra storia, ma ha già superato la soglia storica, fino a tenere nelle sue mani la possibilità stessa del proseguimento della storia.
Dalla tecnica non giunge la salvezza ma almeno è garantito l'aiuto.
Siamo nell'età della tecnica, dove non è possibile vivere se non al prezzo di una completa omologazione al mondo dei prodotti che ci circonda, e da cui dipendiamo come produttori e consumatori.
La tecnica, sorta per liberare l'uomo dalla necessità della natura, è diventata una sorta di seconda natura dal vincolo non meno necessitante.
Il carattere afinalistico della tecnica, che non si muove in vista di fini ma solo di risultati che scaturiscono dalle sue procedure, abolisce qualsiasi orizzonte di senso, determinando così la fine della storia come tempo fornito di senso.