Purtroppo gli animali superiori hanno una capacità e una tendenza a combinar disastri direttamente proporzionale alla loro intelligenza.
Credo che il nome di Dio non solo non si debba nominare invano, ma penso che non si debba nominare affatto.
Un vincolo personale, un'amicizia individuale si trovano soltanto negli animali con un'aggressione intra-specifica altamente sviluppata, anzi, questo vincolo è tanto più saldo quanto più aggressiva è la rispettiva specie animale.
L'odio non rende soltanto ciechi e sordi, ma anche incredibilmente sciocchi.
Il gatto è una creatura indipendente, che non si considera prigioniera dell'uomo e stabilisce con lui un rapporto alla pari.
Nella schiera dei ratti non c'è nessun ordine gerarchico. La schiera attacca compatta un grosso animale da preda e i membri più forti portano il contributo maggiore alla sua conquista.
Esistono poi gli animali e tra gli animali includo anche gli uomini; l'etimologia di animale è, infatti, "anima", la comunanza di vita ricevuta e, se posso esprimermi così, riconosciuta dalla propria coscienza.
Tutti gli animali, asini compresi, fanno quello che Venere comanda, però hanno il buon gusto di non parlarne. L'animale uomo, invece, ci scrive sopra montagne di romanzi.
Si ha pietà di un peccatore, di un malfattore, ma non di un innocente e fedele animale che spesso procura il pane al suo padrone e non riceve che misero foraggio. «Aver pietà»! Non già pietà, ma giustizia si deve all'animale!
Anche gli animali sono creature di Dio, che nella loro muta sofferenza sono un segno dell'impronta universale del peccato e della universale attesa della redenzione.
Non vi è nulla che gridi così altamente contro la bontà e la giustizia divina come il dolore animale.
Nel cristianesimo, invece, l'animale è una cosa; un semplice oggetto da sfruttare, allevare, cacciare e mangiare, l'uomo è il nemico mortale dell'animale, il suo diavolo.
Non solo l'uomo, ma anche gli animali hanno il soffio-spirito di Dio.
Ci si può domandare: cosa sarebbe l'uomo senza gli animali? Ma non il contrario: cosa sarebbero gli animali senza l'uomo?
La civiltà è un concetto che si compone di molte idee armoniche tra di esse. Destate nel popolo l'umanità per le bestie, e desterete nel tempo istesso una serie di buoni sentimenti che dormivano sotto l'involucro della rozzezza.
Tratta l'animale che è in tuo potere come tu vorresti essere trattato se fossi quell'animale.
Non chi ha il volto ringhioso, ma chi lo ha intelligente, appare temibile e pericoloso: come è certo che il cervello dell'uomo è un'arma più terribile dell'artiglio di un leone.
L'intelligenza non ha valletti, si serve da sé.
Coloro che possiedono il dono dell'intelligenza sono in verità i più sciocchi: è piuttosto evidente, basta osservare la storia.
La filosofia è una battaglia contro l'inganno della nostra intelligenza per mezzo del significato del linguaggio.
La cosa triste, a proposito dell'intelligenza artificiale, e' che le manca l'artificio e quindi l'intelligenza.
L'apprendere molte cose non insegna l'intelligenza.
I cattolici e i comunisti sono simili nel considerare che quelli che non hanno le loro convinzioni non possono essere sia onesti sia intelligenti.
Ci sono persone nelle quali la loro intelligenza serve solo a nascondere la loro pochezza.
La libertà è un fatto dell'intelligenza: ed è quella che dipende da questa, non l'intelligenza dalla libertà.
Il centro dell'intelligenza non sta nel cervello, ma in fondo al cuore.
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