La vita è un'eterna fuga da se stessi.
Si pensa che i grandi accadimenti debbano preannunciarsi in qualche modo. Che quando qualcosa cambia o svanisce, il mondo debba piangerne la perdita.
Non era vero che il tempo curava le ferite. Esistevano cose che rimanevano bloccate in un eterno presente, senza possibilità di soluzione.
C'è uno strano misto di piacere e dolore a osservare chi si ama mentre è senza di noi.
La speranza induce a fare le cose più folli.
Forse al blu non c'era fine, forse cielo e mare continuavano a specchiarsi l'uno nell'altro in eterno, senza mai congiungersi. Era qualcosa di troppo grande per poter anche solo essere pensato, era l'infinito.
Viviamo tutti con l'obiettivo di essere felici; le nostre vite sono diverse, eppure uguali.
La vita è pesante da portare: ma, per favore, non fate troppo i delicati! Noi siamo tutti quanti graziosi e robusti asini e asine. Che cosa abbiamo in comune col bocciolo di rosa, che trema per il peso di una goccia di rugiada?
Ogni giorno moriamo, ogni giorno si perde una parte della vita e anche quando cresciamo, la vita diminuisce.
La temperanza ed il coraggio, virtù senza le quali la vita è solo un vergognoso delirio.
Mentre accadeva egli si fermò traendo piacere nell'osservare la spaventosa metamorfosi di una vita piena di speranza in una morte senza scopo.
Sogniamo la nostra vita, dobbiamo interpretarla e scoprire ciò che sta tentando di dirci, i messaggi che intende trasmetterci, fino a trasformarla in un sogno lucido.
La vita è dura, ma io sono più duro.
La vita è un breve percorso che si svolge sotto l'incubo della morte.
La vita umana è come un pendolo che oscilla incessantemente fra noia e dolore, con intervalli fugaci, e per di più illusori, di piacere e gioia.
La vita è, di fatto, una lotta. Su questo punto pessimisti e ottimisti si trovano d'accordo.