Se i mattatoi avessero le pareti di vetro, tutti sarebbero vegetariani.
Ah, che delitto enorme è cacciare visceri nei visceri, ingrassare il corpo ingordo stipandovi dentro un altro corpo, vivere della morte di un altro essere vivente!
Nell'induismo il vegetarianesimo è richiesto solo ai brahmani e ai mercanti, cioè a una minoranza.
Niente aumenterà le possibilità di sopravvivenza della vita sulla Terra quanto l'evoluzione verso un'alimentazione vegetariana.
Quella che chiamiamo eufemisticamente "carne" sono in verità pezzi di cadaveri, di animali morti, morti ammazzati. Perché fare del proprio stomaco un cimitero?
L'uomo mangia a sazietà cibi macchiati delle stragi di animali rendendosi molto più feroce delle fiere selvagge. Il sangue e le carni sono cibi per il lupo ed il serpente, non per gli esseri umani.
Fintanto che l'uomo continuerà a distruggere tutte le forme di vita, ed a considerarle inferiori, non saprà mai cos'è la salute, e soprattutto non troverà mai pace.
Non solo dunque il mangiar carne è contro natura in relazione al corpo, ma rende ottuso anche lo spirito con la sazietà e il disgusto che ne deriva.
Finché gli uomini massacreranno gli animali, si uccideranno tra di loro. In verità, colui che semina il seme del dolore e della morte non può raccogliere amore e gioia.
Non essere tra quelli che s'inebriano di vino né tra coloro che sono ghiotti di carne.
Quando sei da esempio, crei un certo livello di consapevolezza. I miei amici, persone con cui non ho mai discusso di vegetarianismo, stanno adottando uno stile di vita vegetariano perché se ne rendono conto.