La vita è una lunga battaglia nelle tenebre.
A tante sciagure ha potuto indurre la religione.
In realtà, quei tormenti che si attribuiscono al più oscuro inferno, sono tutti qui nella vita.
A nessuno la vita è stata data in possesso, a tutti in usufrutto.
Cadendo, la goccia scava la pietra, non per la sua forza, ma per la sua costanza.
A volte, come i bambini che hanno timore del buio, così noi temiamo, alla luce del giorno, per cose altrettanto inconsistenti di quelle di cui al buio ha paura il bambino.
La vita, comunque e dovunque la si viva, è un affare che non copre le spese. Per tutti.
Non siamo capaci di capire meglio la vita a quaranta anni che a venti, ma almeno lo sappiamo e lo ammettiamo.
La vita è un gomitolo che qualcuno ha aggrovigliato. Essa ha un senso se è srotolata e disposta in linea retta, o ben arrotolata. Ma così com'è e un probema senza nucleo, un avvolgersi senza un dove attorno a cui avvolersi.
Verso la fine della vita avviene come verso la fine di un ballo mascherato, quando tutti si tolgono la maschera. Allora si vede chi erano veramente coloro coi quali si è venuti in contatto durante la vita.
La vita è l'anelito al bene. L'anelito al bene è la vita.
Vita. La salamoia spirituale che preserva il corpo dalla decadenza.
Nella vita non c'è altro che viverla, e basta.
L'uomo comune, anche se non sa che farsene di questa vita, ne vuole un'altra che duri per sempre.
La vita è bella, e bisogna fare in modo che chiunque possa affermarlo sulla terra.
La vita è l'arte di disegnare senza una gomma.