A Roma tutti sanno cosa succede, ma non lo capisce nessuno.— Luigi Barzini junior
A Roma tutti sanno cosa succede, ma non lo capisce nessuno.
La vita è una sostanza malleabile, soffice, cedevole, che può essere plasmata in qualunque forma.
Le menzogne cortesi, così come le lusinghe, sono spesso troppo trasparenti per favorire seriamente gli interessi di chi le impiega.
A Roma ci sono molte cose che nei primi giorni sorprendono, ma alle quali si fa poi l'abitudine. Non esiste città cattolica in cui ci si preoccupi meno della religione.
Quando sei a Roma, vivi come i romani; quando sei in un altro luogo, vivi come si vive in quel luogo.
Che differenza c'è tra Roma e Milano, a parte il fatto che lassù si lavora?
Vivere a Roma è un modo di perdere la vita.
Si trovano a Roma vestigia di una magnificenza e di uno sfacelo tali, che superano l'una e l'altro, la nostra immaginazione.
Se non fossi venuto a Roma, non mi sarei mai innalzato, e se non mi fossi innalzato, non sarei caduto.
Stare a Roma e non far mai una passeggiata a piedi, sarebbe, mi sembra, poco divertente.
Suggello infrangibile dell'unità italiana.
Dopo la Roma dei Cesari, dopo quella dei Papi, c'è oggi una Roma, quella fascista, la quale con la simultaneità dell'antico e del moderno, si impone all'ammirazione del mondo.
I fascisti che il 28 ottobre 1922 entrarono in Roma non dispiacquero in Vaticano. Era la medievale distinzione della Chiesa sulle guerre giuste e quelle ingiuste.