Quanto più i tempi sono duri, tanto più è il soggetto che conta, è la persona che conta.— Luigi Giussani
Quanto più i tempi sono duri, tanto più è il soggetto che conta, è la persona che conta.
Solo un'epoca di discepoli può dare un'epoca di geni, poiché solo chi è prima capace di ascoltare e di comprendere si alimenta una maturità personale che lo rende poi capace di giudicare e di affrontare, fino ‐ eventualmente ‐ ad abbandonare ciò che lo ha alimentato.
L'unica via d'uscita è quella di riconoscere una realtà che viene prima di noi, prima di ciò che accade, prima del bene e del male che stiamo vivendo.
La ricerca è assurda se non implica l'esistenza di un porto. Per costruire è necessaria un'ipotesi positiva.
La pace è una guerra, ma con se stessi.
La domanda è già un miracolo. È il primo modo della coerenza, del compimento di sé, della propria libertà.
Un uomo che legge ne vale due.
Fino a quando la gente non ti approva, non vali niente.
Ogni amore ha bisogno di qualcuno che lo veda e riconosca, che lo avvalori, altrimenti rischia di essere scambiato per un malinteso.
Molti lasciano declinare prematuramente la propria energia vitale e diminuire la capacità produttiva semplicemente per paura della morte. Eliminando tale paura, prolungano di valore la loro esistenza.
Se vuoi godere di ciò che vali, devi prima dar valore al mondo in cui vivi!
La vera felicità non dipende dal numero degli amici, ma da quali ci si è scelti e da quanto essi valgono.
Quanto maggior valore i monaci attribuivano alla repressione della sensualità, tanto maggior valore aveva per essi la Vergine divina: sostituiva per essi perfino Cristo, perfino Dio. Quanto più la sensualità viene negata, tanto più sensuale è il dio a cui si sacrifica la sensualità.
Non bisogna tenere in massimo conto il vivere come tale, bensì il vivere bene.
Nessuna cosa umana è di seria importanza.
L'opera non è soltanto l'oggetto, ma anche quello che lo circonda e i vuoti, gli spazi.