L'identità online è l'insieme di valori e contenuti tramite i quali è identificata un'azienda.— Matteo Rubboli
L'identità online è l'insieme di valori e contenuti tramite i quali è identificata un'azienda.
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Su internet l'individuo fa parte di una società completamente democratica. Non ha più importanza o maggiore visibilità la parola di un personaggio importante come un senatore o capo d'azienda, tutto è livellato, reso meritocratico in base alla pertinenza e qualità dei contenuti.
Il Social Media Marketing è quella branca del marketing che si occupa di generare interesse verso un prodotto o causa o brand tramite i social network e il web 2.0.
E' possibile creare più siti internet pagando una sola volta i diritti del dominio e lo spazio sul server.
Nel Social Media Marketing si investe, si conoscono in linea di massima i benefici, ma con precisione sarà impossibile dire con certezza quanto sia l'utile generato.
Per noi ricchi la globalizzazione è qualcosa di buono per via di internet, il cellulare, il computer. Peccato che ciò non riguardi circa il 75% della popolazione mondiale.
La sfida non deve essere come 'usare' bene la rete, come spesso si crede, ma come 'vivere' bene al tempo della rete.
Google non è sinonimo di ricerca.
Twitter è un servizio semplice usato da persone intelligenti. Facebook è un servizio intelligente usato da persone semplici.
Come persona virtuale non deve preoccuparsi dell'allungamento della propria vita. Quando è stata creata aveva 25 anni e due anni dopo ha ancora 25 anni.
L'informazione in Rete può essere vera o falsa, o entrambe le cose, ma in Rete è impossibile sostenere una menzogna per lungo tempo.
Internet è una pippa planetaria, un collettore delle frustrazioni di milioni di persone.
Google, Twitter e Facebook sono planetarie, hanno per cliente l'intero pianeta, hanno imposto nuove regole per la ricerca, nuovi linguaggi per la comunicazione.
I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino, senza danneggiare la collettività. Venivano subito messi a tacere, mentre ora hanno lo stesso diritto di parola di un Premio Nobel. È l'invasione degli imbecilli.