Sento che la musica deve toccare le emozioni prima, e l'intelletto poi.— Maurice Ravel
Sento che la musica deve toccare le emozioni prima, e l'intelletto poi.
La musica è il solo passaggio che unisca l'astratto al concreto.
La musica non si fa ridendo e scherzando, ma lavorando sodo. Credo nell'autorità di convincere che la mia idea musicale non sia l'unica possibile, ma quella giusta in quel momento.
Penso che una vita spesa per la musica sia una vita spesa in bellezza ed è a ciò che io ho consacrato la mia vita.
La musica non è questione di stile, ma di sincerità.
Se ascolti gli altri cantanti, finisci per imitarli e io voglio rimanere originale. Imparo di più dal guardarmi intorno che ascoltare la musica degli altri.
Il fatto che ci sia in giro molta musica potrebbe far sì che un domani negli ascensori degli alberghi, nei bar, in metropolitana ci siano Mozart o Beethoven invece di certe pessime melodie che si ascoltano troppo spesso oggi.
L'abitudine alla musica e alla fantasticheria che essa suscita predispone all'amore. Un'aria tenera e triste, purché non sia troppo drammatica, e l'immaginazione non sia obbligata a raffigurarsi l'azione, eccitando puramente al sogno d'amore, è deliziosa per le anime tenere e infelici.
E' crudele che la musica debba essere così bella. La musica ha la bellezza della solitudine e del dolore, della forza e della libertà. Ha la bellezza della delusione e dell'amore che non trova mai soddisfazione. Ha la crudele bellezza della natura e l'eterna bellezza della monotonia.
La musica è un meraviglioso stupefacente, a non prenderla troppo sul serio.
Suonare la chitarra è come fare l'amore: bisogna essere davvero stupidi per dimenticare come si fa una volta che si è imparato.