Il vero bene comune degli uomini è l'uomo stesso.
Non rischiamo niente mettendoci a disposizione di Dio: e poiché la sua giovinezza è immutabile, anche la nostra giovinezza si rinnoverà come quella della Chiesa.
Se non si salva l'uomo non si salverà niente, perché è l'uomo stesso che è chiamato a diventare il regno di Dio.
I dittatori non hanno il gusto della libertà, ne hanno anzi paura. Senza dubbio hanno torto perché in fondo un atto libero solo raramente può essere cattivo.
Dio è la nostra radice comune.
Bisogna tornare all'uomo, alla sua grandezza ed alla sua fatica; e col ritorno all'uomo si ritornerà anche a Cristo.
Io amo l'umanità... È la gente che non sopporto.
La parola è stata data all'uomo per nascondere i propri pensieri.
L'uomo, come un vaso rotto, chiama Dio, lo obbliga a farsi vicino. È il cuore spezzato che costringe Dio a non ritirarsi nei suoi cieli perfetti e lontani.
L'uomo è un giocattolo in mano a forze e intenzioni delle quali ignoriamo la vera natura, è un burattino manovrato da impulsi che si accendono al di là dei confini delle nostra ragione.
L'umanità si è messa a girare le sue macchine e, vedendo che ne sgorgava oro, ha esclamato: È Dio! E quel Dio, essa lo mangia!
L'uomo si comporta come un virus; quando ha il controllo di un nuovo ambiente, lo replica e poi lo distrugge.
Il giornale è la preghiera del mattino dell'uomo moderno.
L'incredulità è un accidente; la fede sola è lo stato permanente dell'umanità.
L'uomo vuole sempre sperare. Anche quando è convinto di essere disperato.