Il vero bene comune degli uomini è l'uomo stesso.— Maurice Zundel
Il vero bene comune degli uomini è l'uomo stesso.
Il silenzio è il maestro dei maestri perché ci insegna senza parlare.
Dio non può perdere niente, perché ha sempre dato tutto e la sua vita è, appunto, questo dono infinito che Egli è.
Molti cristiani vedono la chiesa come una società di assicurazione dove basta versare il premio alla scadenza giusta per assicurarsi la salvezza eterna.
Non rischiamo niente mettendoci a disposizione di Dio: e poiché la sua giovinezza è immutabile, anche la nostra giovinezza si rinnoverà come quella della Chiesa.
I dittatori non hanno il gusto della libertà, ne hanno anzi paura. Senza dubbio hanno torto perché in fondo un atto libero solo raramente può essere cattivo.
L'uomo sereno procura serenità a sé e agli altri.
Sì, l'uomo è un sole che tutto vede e tutto trasfigura, quando ama; e se non ama è solo un'oscura dimora, ove arde un piccolo lume fumoso.
Noi non siamo nati per morire. Ma per vivere anche nell'umanità. Nessuno è eterno quaggiù, ma ognuno di noi concorre, sia pure in minima parte, al progresso del mondo.
Noi riteniamo di vivere la vita come individui separati da tutto il resto. Ma non siamo che attimi insignificanti della sua eternità.
Niente diminuisce, niente deperisce tanto quanto i beni che l'uomo si ostina a conservare.
Gli uomini possono dividere quello che posseggono, ma non se stessi.
Noi uomini viviamo di imitazione, facciamo quello che vediamo compiere da altri.
Diventa un crimine consacrarsi a una ricerca elegante che si occupa del superfluo quando gli uomini sono divisi nei confronti dell'essenziale.
L'uomo è l'opera più brutta di Dio, e che soltanto ad un pazzo può venire in mente di prodigare le cure della medicina ad una razza che sarebbe meglio sterminare!
L'uomo non è meno immortale dell'anima.