Il lavoro deve produrre uomini prima che cose.
Solo Dio può guarirci dal nostro amor proprio, perché solo Lui può soddisfarlo, compierlo. Lo fa esistere in un rapporto unico che stabilisce tra lui e noi.
Quando non abbiamo più nulla da ricevere e giunge l'ora del dare, quando cioè suona l'ora dell'amore, allora non riconosciamo più il volto di cui il nostro fervore implorava la presenza.
Se non si salva l'uomo non si salverà niente, perché è l'uomo stesso che è chiamato a diventare il regno di Dio.
Se gli sposati non fossero chiamati alla perfezione, non sarebbe permesso sposarsi.
Finché non abbiamo incontrato Dio, finché non siamo uno sguardo di amore per Lui, Dio è come un falso Dio.
Si aspira ad avere un lavoro, per avere il diritto di riposarsi.
È la fatica dell'uomo che nutre l'ozio alle donne.
Ogni difficoltà è vinta dall'aspro lavoro, e dal bisogno che incalza nelle dure vicende.
Il lavoro è l'ultima risorsa dei coglioni.
Alla mia età ho fatto il callo alla solitudine. Una solitudine, però, molto relativa, perché il lavoro riesce a riempire completamente la mia esistenza.
Il lavoro è l'amore reso visibile.
Lo scopo del lavoro è quello di guadagnarsi il tempo libero.
Lavorare stanca.
La costituzione sovietica garantisce a tutti un lavoro. Un'idea graziosa e inquietante, direi.
Se le masse lavoratrici rimangono in uno stato di miseria e di abbrutimento, non v'è grandezza di popolo, né dentro, né oltre i confini della Patria.