Il lavoro non è un diritto.— Elsa Fornero
Il lavoro non è un diritto.
Se le masse lavoratrici rimangono in uno stato di miseria e di abbrutimento, non v'è grandezza di popolo, né dentro, né oltre i confini della Patria.
Il lavoro non mi piace - non piace a nessuno - ma mi piace quello che c'è nel lavoro: la possibilità di trovare se stessi. La propria realtà - per se stesso, non per gli altri - ciò che nessun altro potrà mai conoscere.
Mi piace di veder lavorare! È così che il lavoro diventa una consolazione.
Il frutto del lavoro è il più dolce dei piaceri.
L'uomo sano e saggio non si allontana mai dalla ragione e non si concede nessuno svago se non quello del proprio lavoro.
Il lavoro intellettuale strappa l'uomo alla comunità umana. Il lavoro materiale, invece, conduce l'uomo verso gli uomini.
La costituzione sovietica garantisce a tutti un lavoro. Un'idea graziosa e inquietante, direi.
Il lavoro è un diritto dell'uomo: se l'uomo è povero è addirittura un dovere.
Chi non vuol lavorare neppure mangi.
Naturalmente il lavoro non può dare felicità se non ha successo. Ma se lo ha, riempie le giornate e dà un'immensa gioia.