Non mi piace il lavoro anche se è qualcun altro a farlo.
Chiunque abbia vissuto abbastanza da capire cosa sia la vita, sa quale profondo debito di gratitudine dobbiamo ad Adamo, il primo grande benefattore della nostra razza. Egli portò nel mondo la morte.
L'umanità senza la donna sarebbe scarsa. Terribilmente scarsa.
L'uomo che è pessimista prima di avere 48 anni sa troppo; dopo, se è un ottimista, sa troppo poco.
Le rughe dovrebbero semplicemente indicare il posto dove erano i sorrisi.
La gente di solito usa le statistiche come un ubriaco i lampioni: più per sostegno che per illuminazione.
Quando qualcuno mette troppo entusiasmo nel suo lavoro, ho sempre l'impressione che sprechi più tempo ad entusiasmarsi che a lavorare.
Uno dei sintomi dell'arrivo di un esaurimento nervoso è la convinzione che il proprio lavoro sia tremendamente importante. Se fossi un medico, prescriverei una vacanza a tutti i pazienti che considerano importante il loro lavoro.
È evidente che più la società si fa tecnologica, più si riducono i posti di lavoro. E paradossalmente quello che è sempre stato il sogno più antico dell'uomo: la liberazione dal lavoro si sta trasformando in un incubo.
Mi piace il lavoro, mi affascina. Potrei stare per ore seduto ad osservarlo...
Il lavoro rivela il carattere delle persone: alcuni si tirano le maniche, altri girano al largo e altri ancora non si fanno proprio vedere.
Il lavoro migliore non è quello che ti costerà di più, ma quello che ti riuscirà meglio.
Naturalmente il lavoro non può dare felicità se non ha successo. Ma se lo ha, riempie le giornate e dà un'immensa gioia.
L'uomo sano e saggio non si allontana mai dalla ragione e non si concede nessuno svago se non quello del proprio lavoro.
Il lavoro vinceva la materia.
Il diritto di vivere non si paga con un lavoro finito, ma con un'infinita attività.