Un uomo non è un pigro, se è assorto nei propri pensieri; esistono un lavoro visibile ed uno invisibile.— Victor Hugo
Un uomo non è un pigro, se è assorto nei propri pensieri; esistono un lavoro visibile ed uno invisibile.
Le azioni riprovevoli hanno luoghi riservati. Come le acquaviti troppo forti, non si bevono d'un sol tratto. Si posa il bicchiere, poi si vedrà, la prima goccia già fa riflettere.
Alla gente non manca la forza, ma la volontà.
L'estate che fugge è un amico che parte.
Se si considerano a fondo le cose, l'infermità e la bruttezza accettate con altera indifferenza, anziché contraddire la grandezza, l'affermano e la provano.
L'odio per l'odio esiste. L'arte per l'arte è nella natura, più che non si creda. Si odia. Bisogna pur far qualche cosa.
Il lavoro è l'ultima risorsa dei coglioni.
Felice colui che ha trovato il suo lavoro; non chieda altra felicità.
Non è un piacere stare a osservare il lavoro umano quando questo è ancora fatica, maledizione e schiavitù.
L'autore loda il suo lavoro.
Quando non si lavora, gli arnesi se ne scappano!
Il lavoratore che assolve il dovere sociale senz'altra speranza che un pezzo di pane e la salute della propria famiglia, ripete ogni giorno un atto di eroismo.
Il lavoro allontana da noi tre grandi mali: la noia, il vizio e il bisogno.
Mi piace il lavoro, mi affascina. Potrei stare per ore seduto ad osservarlo...
Uno dei sintomi dell'arrivo di un esaurimento nervoso è la convinzione che il proprio lavoro sia tremendamente importante. Se fossi un medico, prescriverei una vacanza a tutti i pazienti che considerano importante il loro lavoro.
Già per Locke, a fondare il diritto di proprietà può essere solo il lavoro, di cui risulta incapace un popolo dedito esclusivamente alla caccia.