Non esistono surrogati del duro lavoro.— Thomas Alva Edison
Non esistono surrogati del duro lavoro.
Non solo la potenza atomica verrà sprigionata, ma un giorno imbriglieremo la salita e la discesa delle maree e imprigioneremo i raggi del sole.
Chiunque controlli il cinema, controlla il mezzo più potente di penetrazione delle masse!
Il genio è per l'1% ispirazione e per il 99% traspirazione.
Io non ho fallito 5.000 esperimenti. Ho avuto successo 5.000 volte, gli insuccessi mi hanno insegnato che quei materiali non funzionavano.
Il cinema sonoro non soppianterà mai il cinema muto.
Quando non si lavora, gli arnesi se ne scappano!
Il lavoro è umano solo se resta intelligente e libero.
Il lavoro non è un diritto.
Non mi piace il lavoro anche se è qualcun altro a farlo.
Mi piace di veder lavorare! È così che il lavoro diventa una consolazione.
Il lavoro è tenue, ma darà non tenue gloria.
Legittimo è il desiderio del necessario, e il lavoro per arrivarci è un dovere: «se qualcuno si rifiuta di lavorare, non deve neanche mangiare».
Per attrarre, il lavoro dev'essere già fatto a metà e bene.
Se le masse lavoratrici rimangono in uno stato di miseria e di abbrutimento, non v'è grandezza di popolo, né dentro, né oltre i confini della Patria.
Se fai il lavoro male, dopo magari non te lo fanno fare più.