L'abitudine al lavoro modera ogni eccesso, induce il bisogno, il gusto dell'ordine; dall'ordine materiale si risale al morale: quindi può considerarsi il lavoro come uno dei migliori ausiliari dell'educazione.
In ogni genere e in ogni caso il governo debole è il peggiore di tutti.
Non è tanto l'acuto ingegno quanto il fermo carattere a fare la fortuna di un uomo.
Gl'Italiani hanno voluto far un'Italia nuova, e loro rimanere gl'Italiani vecchi di prima, colle dappocaggini e le miserie morali che furono la loro rovina; pensano a riformare l'Italia, e per riuscirci bisogna, prima, che si riformino loro.
In amore la costanza è necessaria; la fedeltà è un lusso.
L'abitudine di veder sempre una faccia di donna ha per effetto di farla trovar bella.
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.
Niente è più forte dell'abitudine.
Se diventi schiavo dell'abitudine, lentamente ti spegni.
L'abitudine è il più spietato dei veleni perché entra in noi lentamente, silenziosamente, cresce a poco a poco nutrendosi della nostra inconsapevolezza, e quando scopriamo d'averla addosso ogni fibra di noi s'è adeguata, ogni gesto s'è condizionato, non esiste più medicina che possa guarirci.
L'abitudine è la più infame delle malattie perché ci fa accettare qualsiasi disgrazia, qualsiasi dolore, qualsiasi morte.
Mi stavo abituando a mettere mia moglie sotto un piedistallo.
L'abitudine si vince con l'abitudine.
Decise di cambiar vita, di approfittare delle ore del mattino. Si levò alle sei, fece la doccia, si rase, si vestì, gustò la colazione, fumò un paio di sigarette, si mise al tavolo di lavoro e si svegliò a mezzogiorno.
Non cambierò di certo le mie abitudini o i miei comportamenti per paura. Neppure se il senso comune e l'opinione pubblica li condannassero.
Ogni eccesso reca in sé il germe della propria auto-soppressione.
La strada dell'eccesso conduce al palazzo della saggezza.
La via di mezzo è sempre la migliore: ogni eccesso conduce alla rovina.
Due eccessi da evitare: escludere la ragione, ammettere solo la ragione.
Bisogna spegnere l'eccesso più dell'incendio.
Niente ottiene successo come l'eccesso.
La vittoria della vanità non è la modestia, tanto meno l'umiltà, è piuttosto il suo eccesso.
Il saggio per eccesso di saggezza diventa un folle.
La sincerità eccessiva può portare alla menzogna, come l'eccessiva dolcezza alla crudeltà.
Cambiare le proprie opinioni è difficile quanto cambiare i propri gusti.
Perché il gusto, il più rozzo dei sensi, è dispensato dalle regole etiche che governano gli altri sensi?
Gli animali si nutrono, l'uomo mangia, e solo l'uomo intelligente sa mangiare.
Quando marito e moglie hanno lo stesso gusto, nella maggior parte dei casi significa che il marito ha perso il suo.
Uno non può farsi il gusto sulle cose mediocri, ma solo su quelle eccellenti.
Da giovane ho imparato a suonare il pianoforte e a pensare al gusto come a un'architettura. Che cosa ho appreso alla fine? Che la semplicità è difficile.
Non c'è nulla di più terribile dell'immaginazione senza gusto.
Se uno ha stile o meno, lo si riconosce subito. Il tappeto dev'essere sempre intonato alle palpebre.
Il gusto si riferisce al passato, l'immaginazione al futuro.
Più si è raffinati, più si soffre.
Il lavoro deve produrre uomini prima che cose.
Il lavoro caccia i vizi derivanti dall'ozio.
Il lavoro è il rifugio di coloro che non hanno nulla di meglio da fare.
Nessun male sociale può superare la frustrazione e la disgregazione che la disoccupazione arreca alle collettività umane.
Il lavoro non è un diritto.
L'emancipazione della classe lavoratrice deve essere opera della classe lavoratrice stessa.
Uno dei sintomi dell'arrivo di un esaurimento nervoso è la convinzione che il proprio lavoro sia tremendamente importante. Se fossi un medico, prescriverei una vacanza a tutti i pazienti che considerano importante il loro lavoro.
Lo Stato si fonda sulla schiavitù del lavoro. Se il lavoro diventerà libero, lo Stato sarà perduto.
Ogni lavoro comincia con travaglio.
In qualunque mestiere, in qualunque professione è bene tenere conto di questo: chi lavora egoisticamente non arriva a niente. Chi lavora altruisticamente se lo ritrova, il lavoro fatto.
Tutte le scoperte della medicina si possono ricondurre alla breve formula: l'acqua bevuta moderatamente, non è nociva.
Ci sono molti uomini le cui lingue potrebbe governare moltitudini se essi potessero governare le proprie lingue.
Il the, ed il caffè ha l'uso suo profittevole; ha però ancora l'abuso suo. L'uso moderato in tutte le cose n'è buono; conforme una cosa può giovare, può ancor nuocere.
Senso dell'umorismo vuol dire senso della proporzione.
L'accumulo di denaro non va d'accordo con la democrazia. Chi concentra molto denaro può influenzare la società, piegare la politica e quindi la gestione della cosa pubblica ai suoi interessi.
Ecco un modo garantito per avere più di quanto desideri: desidera di meno.
Ho avuto sempre pochissime idee, ma in compenso fisse.
Datemi licenza di sperare che non mi farete commettere degli eccessi, come disse quel signore alla lumaca testarda che non voleva venir fuori dal guscio a furia di colpi di spillo.
Né la società, né l'uomo, né ogni altra cosa per essere buona deve eccedere i limiti stabiliti dalla natura.
L'amore che economizza non è mai vero amore.
Possibile che le donne non imparino mai a tenere le cose in ordine?
La vera libertà mentale è la capacità di creare l'ordine dal caos.
Pensare è un po' come mettere in ordine una stanza. La si può mettere in ordine in molti modi, ma non si può mettere in ordine una stanza vuota.
Non dare mai un ordine che non può essere obbedito.
Non considero la nostra memoria come uno strumento che per caso conserva una cosa e per caso ne smarrisce un'altra, bensì come una forza che ordina con consapevolezza e cancella in maniera saggia.
Se tutto converge all'uno, si mette per forza in ordine; il disordine c'è quando non c'è un «uno» verso cui, in funzione di cui andare.
La mia terza massima fu di vincere sempre piuttosto me stesso che la fortuna, e di voler modificare piuttosto i miei desideri che l'ordine delle cose nel mondo.
L'ordine è la virtù dei mediocri.
La libertà senza ordine e senza disciplina significa dissoluzione e catastrofe.
L'arte del progresso consiste nel preservare l'ordine di fronte al cambiamento e nel preservare il cambiamento di fronte all'ordine.
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