L'abitudine al lavoro modera ogni eccesso, induce il bisogno, il gusto dell'ordine; dall'ordine materiale si risale al morale: quindi può considerarsi il lavoro come uno dei migliori ausiliari dell'educazione.
In ogni genere e in ogni caso il governo debole è il peggiore di tutti.
L'Italia è l'antica terra del Dubbio. Il dubbio è un gran scappafatica; lo direi quasi il vero padre del dolce far niente italiano.
Abbiamo fatto l'Italia, si tratta adesso di fare gli italiani.
In amore la costanza è necessaria; la fedeltà è un lusso.
Se le navi vanno generalmente meglio degli Stati, ciò accade per la sola ragione che in esse ognuno accetta la parte che gli compete, mentre negli Stati meno se ne sa, generalmente, più s'ha la smania di comandare.
Non è possibile o non è facile mutare col ragionamento ciò che da molto tempo si è impresso nel carattere.
Si fa l'abitudine a tutto, anche al continuo peggioramento di ciò che già era ai limiti della sopportazione.
L'abitudine può cambiare lo stampo della natura, e domare il diavolo o cacciarlo del tutto, con forza meravigliosa.
Forme pietrificate e ormai irriconoscibili della nostra prima felicità, del nostro primo orrore, queste sono le abitudini.
L'abitudine e il timore del nuovo sono ostacoli alla nostra crescita e ci fanno rimanere quelli di sempre con una vita piatta, insignificante e sempre uguale.
L'abitudine è mezza padrona del mondo. "Così faceva mio padre" è sempre una delle grandi forze che guidano il mondo.
Gli uomini si abituano a tutto con una spaventevole rapidità.
Prendere un'abitudine è cominciare a cessare di essere.
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.
Niente è più forte dell'abitudine.
La sincerità eccessiva può portare alla menzogna, come l'eccessiva dolcezza alla crudeltà.
La strada dell'eccesso conduce al palazzo della saggezza.
Non è il mangiare o il bere che devono essere biasimati, ma il loro eccesso.
Due eccessi da evitare: escludere la ragione, ammettere solo la ragione.
La via di mezzo è sempre la migliore: ogni eccesso conduce alla rovina.
Due eccessi: escludere la ragione, non ammettere che la ragione.
Nello scrivere tenetevi lontani da ogni eccesso di stile e di passione e farete cosa utilissima e onestissima.
Il saggio per eccesso di saggezza diventa un folle.
L'uomo prudente va coi piedi di piombo e preferisce peccare per difetto che per eccesso.
La vittoria della vanità non è la modestia, tanto meno l'umiltà, è piuttosto il suo eccesso.
Io sono un democratico convinto che ha, sì, i suoi gusti, ottimi, ma tiene conto però del diritto al cattivo gusto altrui, e credo che nessuno, io compreso e quindi neppure Dio, debba avere licenza di volere il mondo a sua immagine e somiglianza.
Ho dei gusti semplicissimi, mi accontento sempre del meglio.
Il gusto non si potrebbe egli definire il risultato della dottrina delle proporzioni nella geometria dello spirito?
Il viver bene è un atto di intelligenza, col quale scegliamo le cose che hanno un gusto gradevole piuttosto che quelle che non l'hanno.
I gusti non si discutono. Ma si coltivano.
Pieno di tutto ciò che è rozzo, e pieno di tutto ciò che è raffinato.
Per giungere a gustare il tutto, non cercare il gusto in niente.
Il gusto si riferisce al passato, l'immaginazione al futuro.
Non stipulo accordi per i soldi. Ne ho già abbastanza, molti di più di quanto possano servirmi. Lo faccio solo per il gusto di farlo.
Il gusto è il genio del critico.
Non è un piacere stare a osservare il lavoro umano quando questo è ancora fatica, maledizione e schiavitù.
Si aspira ad avere un lavoro, per avere il diritto di riposarsi.
Il lavoro non è un diritto.
Quando non si lavora, gli arnesi se ne scappano!
Il lavoro rivela il carattere delle persone: alcuni si tirano le maniche, altri girano al largo e altri ancora non si fanno proprio vedere.
Mi piace di veder lavorare! È così che il lavoro diventa una consolazione.
Chi non vuol lavorare neppure mangi.
Alla mia età ho fatto il callo alla solitudine. Una solitudine, però, molto relativa, perché il lavoro riesce a riempire completamente la mia esistenza.
Già per Locke, a fondare il diritto di proprietà può essere solo il lavoro, di cui risulta incapace un popolo dedito esclusivamente alla caccia.
Felice colui che ha trovato il suo lavoro; non chieda altra felicità.
Ecco un modo garantito per avere più di quanto desideri: desidera di meno.
La moderazione è una virtù solo per quelle persone che pensano di avere un'alternativa.
Noi siamo per la pena di morte moderata!
Composizioni di troppa spesa, se avete senno, schivatele, per esser dannose alla borsa de' poveri infermi.
Se vuoi far ricco Pitocle, non accrescerne gli averi, ma sfrondane i desideri.
L'imboccare a lungo andare non ci insegna altro che la forma del cucchiaio.
Un po' più di moderazione sarebbe un bene. Naturalmente la mia vita non è stata esattamente una vita di moderazione.
Un grammo di realtà pura basta a chi sa vedere.
Chiunque ama l'aurea via di mezzo, evita, sicuro, sia lo squallore del vile tugurio sia, frugale, lo splendore della reggia invidiata.
Una cantina, un garage e una soffitta puliti sono segno di una vita vuota.
L'ordine è la chiave di tutti i problemi.
L'ordine è la prima legge del cielo.
La massa dei mortali è fatta di sonnambuli, e all'ordine non conviene mai che escano dal sonno, perché diventerebbero ingovernabili.
Le dittature si presentano apparentemente più ordinate, nessun clamore si leva da esse. Ma è l'ordine delle galere e il silenzio dei cimiteri.
L'essenza del classicismo è venire dopo. L'ordine presuppone un certo disordine che esso viene a sistemare.
Il rispetto di un uomo per la legge e l'ordine esiste con precisa relazione nella misura dei suoi assegni.
Di agende Sisti non ne teneva. Le aveva sempre aborrite. Tutti quei nomi... Adelina, Adriana, Alberta, Annalisa... in buon ordine dalla A alla Zeta, gli avrebbero prodotto l'effetto di lapidi. Il buon ordine di un cimitero. Di storie passate, morte.
È nel grande ordine che vi è un piccolo disordine.
Anche se parliamo tanto di coincidenza, non ne siamo realmente convinti. Nel fondo dei nostri cuori riteniamo che l'universo sia migliore, siamo segretamente convinti che esso non sia tanto disordinato e casuale, e che ogni cosa in esso abbia un significato.
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