L'abitudine rende sopportabile anche le cose spaventose.— Esopo
L'abitudine rende sopportabile anche le cose spaventose.
Quando le cose sono ormai successe è inutile pentirsi.
Un pettegolezzo calunnioso non svanisce mai del tutto, se molti lo ripetono: anche la calunnia è una specie di divinità.
È meglio diventare saggi per le disgrazie degli altri che per le tue proprie.
Lento e costante vince la gara.
Non sempre la convivenza rafforza i vincoli d'amicizia.
In genere le catene dell'abitudine sono troppo leggere per essere avvertite finché non diventano troppo pesanti per essere spezzate.
L'abitudine di veder sempre una faccia di donna ha per effetto di farla trovar bella.
Le vecchie abitudini, anche se cattive, turbano meno delle cose nuove e inconsuete. Tuttavia, talvolta è necessario cambiare, passando gradualmente alle cose inconsuete.
L'abitudine e il timore del nuovo sono ostacoli alla nostra crescita e ci fanno rimanere quelli di sempre con una vita piatta, insignificante e sempre uguale.
Prendere un'abitudine è cominciare a cessare di essere.
L'abitudine è mezza padrona del mondo. "Così faceva mio padre" è sempre una delle grandi forze che guidano il mondo.
L'abitudine è in qualche modo simile alla natura, giacché "spesso" e "sempre" sono vicini; la natura è di ciò che è sempre, l'abitudine di ciò che è spesso.
Si fa l'abitudine a tutto, anche al continuo peggioramento di ciò che già era ai limiti della sopportazione.
Anche l'abitudine contribuisce a far diventare vecchi; il processo mortale di fare la stessa cosa allo stesso modo alla stessa ora giorno dopo giorno, prima per trascuratezza, poi per inclinazione, e infine per codardia o inerzia.
L'abitudine rende sopportabili anche le cose spaventose.