Non nella novità, ma nell'abitudine troviamo i piaceri più grandi.
L'uomo molto giovane è un animale ribelle al dolore.
Non ho mai imparato di più che in quelle lunghe giornate, forse per un testimone in apparenza vuote, e in cui osservavo il mio cuore novizio come un arricchito osserva i propri gesti a tavola.
Chi ama irrita sempre chi non ama.
Ciò che indebolisce i nostri sistemi educativi è che si rivolgono ai mediocri, a causa del loro numero.
Sicuramente siamo tutti dei Narcisi, che amano e detestano la propria immagine, ma sono indifferenti a tutte le altre.
L'abitudine è un abito che, indossato da giovani, ci rifiutiamo di togliere vita natural durante.
Tale è la forza dell'abitudine che ci si abitua perfino a vivere.
L'abitudine rende sopportabile anche le cose spaventose.
L'abitudine al lavoro modera ogni eccesso, induce il bisogno, il gusto dell'ordine; dall'ordine materiale si risale al morale: quindi può considerarsi il lavoro come uno dei migliori ausiliari dell'educazione.
Non è possibile o non è facile mutare col ragionamento ciò che da molto tempo si è impresso nel carattere.
Noi siamo abituati a scendere a patti con la realtà per acquistare un ruolo. Svendiamo i nostri sensi per trovare un gesto. Rinunciamo alla capacità di sentire e in cambio otteniamo una maschera.
L'abitudine è la grande guida della vita umana.
La libertà quando comincia a mettere radici è una pianta di rapida crescita.
Non è vero che ci si abitua, si è sempre più stanchi, semplicemente.
Abitudine. All'inizio il filo di una ragnatela, poi un cavo.