L'abitudine rende sopportabili anche le cose spaventose.
L'aspetto esteriore è un povero sostituto del valore interiore.
Quando le cose sono ormai successe è inutile pentirsi.
Chi vuol rimproverare gli altri, deve anzitutto viver bene lui e rigar dritto, e poi insegnare a far altrettanto.
Con un colpo di fortuna spesso si ottiene quello che non si è ottenuto con la fatica.
Per gli uomini le sventure altrui sono la miglior medicina delle proprie.
Niente è più forte dell'abitudine.
Nessuno osa dire addio alle proprie abitudini. Più di un suicida s'è fermato sulle soglie della morte pensando al caffè dove andava a giocare tutte le sere la sua partita a domino.
L'abitudine di veder sempre una faccia di donna ha per effetto di farla trovar bella.
Nulla di ciò che è per natura può assumere abitudini ad essa contrarie: per esempio, la pietra che per natura si porta verso il basso non può abituarsi a portarsi verso l'alto, neppure se si volesse abituarla gettandola in alto infinite volte.
L'uomo ama di scorrere in un circolo di varie abitudini piuttosto di gettarsi in una serie nuova d'idee.
L'abitudine è l'abitudine, e nessun uomo può buttarla dalla finestra; se mai la si può sospingere giù per le scale, un gradino alla volta.
Decise di cambiar vita, di approfittare delle ore del mattino. Si levò alle sei, fece la doccia, si rase, si vestì, gustò la colazione, fumò un paio di sigarette, si mise al tavolo di lavoro e si svegliò a mezzogiorno.
Nelle nostre azioni abituali di mille non ce n'è una sola che riguardi noi stessi e la nostra condizione.
È grande la forza dell'abitudine.
L'abitudine ci fa accettare l'inaccettabile.
Login in corso...