L'abitudine è in tutte le cose il miglior maestro.— Plinio il Vecchio
L'abitudine è in tutte le cose il miglior maestro.
Divino è per il mortale aiutare l'altro mortale, e questa è la via per la gloria eterna.
Non desiderare nulla di troppo.
Questa è l'Italia sacra agli Dei.
Nessun mortale è saggio a tutte le ore.
La natura sbaglia raramente, l'abitudine spesso.
Se non ci fosse l'abitudine, la vita dovrebbe apparire deliziosa a esseri che vivono nella continua minaccia della morte, cioè a tutti gli uomini.
Un'abitudine, se non contrastata, presto diventa una necessità.
L'uomo ama di scorrere in un circolo di varie abitudini piuttosto di gettarsi in una serie nuova d'idee.
Scacciamo per sempre da noi le cattive abitudini come se fossero uomini malvagi che ci hanno nuociuto per molto tempo.
L'abitudine è il più spietato dei veleni perché entra in noi lentamente, silenziosamente, cresce a poco a poco nutrendosi della nostra inconsapevolezza, e quando scopriamo d'averla addosso ogni fibra di noi s'è adeguata, ogni gesto s'è condizionato, non esiste più medicina che possa guarirci.
Gli uomini si abituano a tutto con una spaventevole rapidità.
Se diventi schiavo dell'abitudine, lentamente ti spegni.
L'abitudine viene spesso scambiata per amore.
Noi siamo abituati a scendere a patti con la realtà per acquistare un ruolo. Svendiamo i nostri sensi per trovare un gesto. Rinunciamo alla capacità di sentire e in cambio otteniamo una maschera.