Prendere un'abitudine è cominciare a cessare di essere.— Miguel de Unamuno
Prendere un'abitudine è cominciare a cessare di essere.
Colui che vuole tutto quello che accade, ottiene che accada quello che egli vuole.
Accade invariabilmente che il punto di partenza della saggezza sia la paura.
L'uomo, per il semplice fatto di essere uomo, di aver coscienza di sé, è, in confronto all'asino o al granchio, un animale malato. La coscienza è malattia.
L'unico modo di dare determinatezza al mondo è quello di dargli la consapevolezza.
Quanto è più fredda l'anima più, al ridestarsi dalle sue notti spirituali, si trova imbevuta nella rugiada della grazia.
L'abitudine può cambiare lo stampo della natura, e domare il diavolo o cacciarlo del tutto, con forza meravigliosa.
L'abitudine è in tutte le cose il miglior maestro.
L'abitudine è, fra tutte le piante umane, quella che ha meno bisogno di un suolo nutritivo per vivere e la prima a spuntare sulla roccia apparentemente più desolata.
Tutte le abitudini diventano una seconda natura, quando si tengono a lungo le finestre tappate si finisce per amare il puzzo più dell'aria fresca.
È grande la forza dell'abitudine.
L'uomo ama di scorrere in un circolo di varie abitudini piuttosto di gettarsi in una serie nuova d'idee.
L'abitudine è l'abitudine, e nessun uomo può buttarla dalla finestra; se mai la si può sospingere giù per le scale, un gradino alla volta.
L'abitudine è in qualche modo simile alla natura, giacché "spesso" e "sempre" sono vicini; la natura è di ciò che è sempre, l'abitudine di ciò che è spesso.
L'abitudine è una grande sordina.
Non cambierò di certo le mie abitudini o i miei comportamenti per paura. Neppure se il senso comune e l'opinione pubblica li condannassero.