È grande la forza dell'abitudine.— Marco Tullio Cicerone
È grande la forza dell'abitudine.
L'amicizia è niente altro se non un perfetto accordo nelle cose divine e umane, unito con un sentimento di benevolenza e affetto.
In primo luogo il cedere alle circostanze, cioè l'ubbidire alla necessità, è sempre un connotato del saggio.
In tutte le cose, ai più grandi piaceri è prossima la noia.
Il sonno è immagine della morte.
Bisogna mangiare insieme molti moggi di sale, perché il dovere dell'amicizia sia compiuto.
L'abitudine è mezza padrona del mondo. "Così faceva mio padre" è sempre una delle grandi forze che guidano il mondo.
L'abitudine è una grande sordina.
Quando si guardano troppo le stelle anche le stelle finiscono per essere insignificanti.
L'abitudine è la grande guida della vita umana.
Un'abitudine, se non contrastata, presto diventa una necessità.
Mi stavo abituando a mettere mia moglie sotto un piedistallo.
L'abitudine è l'abitudine, e nessun uomo può buttarla dalla finestra; se mai la si può sospingere giù per le scale, un gradino alla volta.
Decise di cambiar vita, di approfittare delle ore del mattino. Si levò alle sei, fece la doccia, si rase, si vestì, gustò la colazione, fumò un paio di sigarette, si mise al tavolo di lavoro e si svegliò a mezzogiorno.
L'abitudine rende sopportabili anche le cose spaventose.
Se non ci fosse l'abitudine, la vita dovrebbe apparire deliziosa a esseri che vivono nella continua minaccia della morte, cioè a tutti gli uomini.