L'abitudine è una seconda natura che distrugge la prima.— Blaise Pascal
L'abitudine è una seconda natura che distrugge la prima.
Due cose guidano la natura umana: l'istinto e l'esperienza.
La giustizia senza forza è impotente; la forza senza giustizia è tirannia.
Basta poco per consolarci perché poco basta per affliggerci.
È così necessaria la follia degli uomini che non essere folli vorrebbe dire esserlo in un altro modo.
L'eccitamento che un giocatore d'azzardo prova quando fa una scommessa è pari alla somma che potrebbe vincere moltiplicata per le probabilità di vincerla.
L'abitudine viene spesso scambiata per amore.
Non è possibile o non è facile mutare col ragionamento ciò che da molto tempo si è impresso nel carattere.
Scacciamo per sempre da noi le cattive abitudini come se fossero uomini malvagi che ci hanno nuociuto per molto tempo.
Gli uomini si abituano a tutto con una spaventevole rapidità.
Se l'abitudine è una seconda natura, ci impedisce di conoscere la prima, della quale non ha né la crudeltà, né gli incanti.
Niente ha bisogno d'esser modificato quanto le abitudini degli altri.
L'abitudine e il timore del nuovo sono ostacoli alla nostra crescita e ci fanno rimanere quelli di sempre con una vita piatta, insignificante e sempre uguale.
L'abitudine rende sopportabile anche le cose spaventose.
L'abitudine è la grande guida della vita umana.
L'abitudine è la più infame delle malattie perché ci fa accettare qualsiasi disgrazia, qualsiasi dolore, qualsiasi morte.