L'abitudine è una grande sordina.— Samuel Beckett
L'abitudine è una grande sordina.
La vita, si direbbe, è fatta di recidive e anche la morte dev'essere una specie di recidiva.
Le idee si assomigliano in modo incredibile, quando si conoscono.
Solo sedendo e riposando l'anima diventa saggia.
È al mattino che bisogna nascondersi. La gente si sveglia, fresca ed efficiente, assetata d'ordine, di bellezza e di giustizia, ed esige la contropartita.
Ecco gli uomini! Se la prendono con la scarpa quando la colpa è del piede.
Prendi la direzione opposta all'abitudine e quasi sempre farai bene.
L'abito è grande maestro, ma di per sé insufficiente, se non vi si aggiunga la ragione pensata e la volontà di quello a che l'uomo si viene abituando.
L'abitudine ci nasconde il vero aspetto delle cose.
Le vecchie abitudini, anche se cattive, turbano meno delle cose nuove e inconsuete. Tuttavia, talvolta è necessario cambiare, passando gradualmente alle cose inconsuete.
Non è possibile o non è facile mutare col ragionamento ciò che da molto tempo si è impresso nel carattere.
L'abitudine può cambiare lo stampo della natura, e domare il diavolo o cacciarlo del tutto, con forza meravigliosa.
Le viziose abitudini sono altrettante catene che ritengono l'uomo in una misera schiavitù. Guardisi dal contrarne veruna chi vuol conservare intera la sua libertà.
Se si tollera qualcosa, diventa sopportabile e poco tempo dopo anche normale.
Anche l'abitudine contribuisce a far diventare vecchi; il processo mortale di fare la stessa cosa allo stesso modo alla stessa ora giorno dopo giorno, prima per trascuratezza, poi per inclinazione, e infine per codardia o inerzia.
Niente ha bisogno d'esser modificato quanto le abitudini degli altri.