L'abitudine è una grande sordina.— Samuel Beckett
L'abitudine è una grande sordina.
Partoriscono a cavallo di una tomba, il giorno splende un istante, ed è subito notte.
La speranza è la disposizione infernale per eccellenza, contrariamente a ciò che si è potuto credere fino ad oggi.
Quando si è nella merda fino al collo, non resta che cantare.
Hai mai provato? Hai mai fallito? Non importa. Prova ancora. Fallisci ancora. Fallisci meglio.
L'abito è grande maestro, ma di per sé insufficiente, se non vi si aggiunga la ragione pensata e la volontà di quello a che l'uomo si viene abituando.
Si fa l'abitudine a tutto, anche al continuo peggioramento di ciò che già era ai limiti della sopportazione.
È grande la forza dell'abitudine.
Abitudine. All'inizio il filo di una ragnatela, poi un cavo.
Le viziose abitudini sono altrettante catene che ritengono l'uomo in una misera schiavitù. Guardisi dal contrarne veruna chi vuol conservare intera la sua libertà.
Certe abitudini si possono più facilmente troncare che moderare.
Prendere un'abitudine è cominciare a cessare di essere.
L'abitudine rende sopportabile anche le cose spaventose.
Viviamo di solito nell'abitudine, con il nostro essere ridotto al minimo. Le nostre facoltà restano addormentate, riposando sui guanciali dell'abitudine: essa sa quello che c'è da fare e non ha bisogno di loro.