L'abitudine è un abito che, indossato da giovani, ci rifiutiamo di togliere vita natural durante.
Pare che il padreterno per compensare l'uomo dalle enormi deficienze fisiche nei confronti degli animali, lo abbia dotato della ragione. Omettendo però di fornirlo della combinazione per servirsene.
Da giovane l'uomo è convinto di poter rendere felici più donne. L'esperienza lo persuade dell'illusione e si dedica a una sola. Infine constata come l'errore stesse nel ritenere possibile di rendere felice qualcuno.
L'inizio dell'amore è spesso simultaneo. Non così la fine: da ciò nascono le tragedie.
La sincerità è un articolo di lusso dal prezzo elevatissimo: l'isolamento.
Tutte le verità sono già state dette, ma lo spazio per altre menzogne è infinito.
Anche l'abitudine contribuisce a far diventare vecchi; il processo mortale di fare la stessa cosa allo stesso modo alla stessa ora giorno dopo giorno, prima per trascuratezza, poi per inclinazione, e infine per codardia o inerzia.
Mi stavo abituando a mettere mia moglie sotto un piedistallo.
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.
L'abitudine è l'abitudine, e nessun uomo può buttarla dalla finestra; se mai la si può sospingere giù per le scale, un gradino alla volta.
Forme pietrificate e ormai irriconoscibili della nostra prima felicità, del nostro primo orrore, queste sono le abitudini.
Niente è più forte dell'abitudine.
Le sciocche e laide abitudini sono le corruzioni della nostra natura.
Non è possibile o non è facile mutare col ragionamento ciò che da molto tempo si è impresso nel carattere.
Si cambia più facilmente religione che caffè.
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