Niente ha bisogno d'esser modificato quanto le abitudini degli altri.
Una delle più vistose differenze fra un gatto e una bugia è che il gatto ha solo nove vite.
Le massime di Benjamin Franklin erano piene d'animosità verso i giovani. Ancor oggi, un ragazzo non può obbedire a uno dei suoi istinti naturali senza imbattersi in uno di quegli imperituri aforismi.
Se fosse possibile incrociare l'uomo con il gatto, la cosa migliorerebbe l'uomo, ma di certo peggiorerebbe il gatto.
Un inglese è una persona che fa le cose perché sono state fatte prima.Un americano è una persona che fa le cose perché non sono mai state fatte prima.
Se una donna si guarda spesso allo specchio, può darsi che non sia tanto un segno di vanità, quanto di coraggio.
L'abitudine è una seconda natura che distrugge la prima.
L'abitudine è un abito che, indossato da giovani, ci rifiutiamo di togliere vita natural durante.
Nessuno osa dire addio alle proprie abitudini. Più di un suicida s'è fermato sulle soglie della morte pensando al caffè dove andava a giocare tutte le sere la sua partita a domino.
L'abitudine è il più spietato dei veleni perché entra in noi lentamente, silenziosamente, cresce a poco a poco nutrendosi della nostra inconsapevolezza, e quando scopriamo d'averla addosso ogni fibra di noi s'è adeguata, ogni gesto s'è condizionato, non esiste più medicina che possa guarirci.
L'abitudine fa della vita un proverbio.
Se si tollera qualcosa, diventa sopportabile e poco tempo dopo anche normale.
È grande la forza dell'abitudine.
Mi stavo abituando a mettere mia moglie sotto un piedistallo.
Se diventi schiavo dell'abitudine, lentamente ti spegni.
Ci si rammarica della perdita delle peggiori abitudini, forse più di ogni altra cosa. Sono in effetti una parte così essenziale della nostra personalità.