Tale è la forza dell'abitudine che ci si abitua perfino a vivere.— Gesualdo Bufalino
Tale è la forza dell'abitudine che ci si abitua perfino a vivere.
Si può anche dannare la propria vita se si ha genio. Se si ha solo talento è da stupidi.
Un teatro era il paese, un proscenio di pietre rosa, una festa di mirabilia. E come odorava di gelsomino sul far della sera. Non finirei mai di parlarne, di ritornare a specchiarmi in un così tenero miraggio di lontananze.
La parola ha preceduto la luce e non viceversa: Fiat lux e la luce fu.
Meno credo in Dio più ne parlo.
In un mondo d'arrivisti buona regola è non partire.
La costanza di un'abitudine è di solito proporzionale alla sua assurdità.
L'abitudine è il più spietato dei veleni perché entra in noi lentamente, silenziosamente, cresce a poco a poco nutrendosi della nostra inconsapevolezza, e quando scopriamo d'averla addosso ogni fibra di noi s'è adeguata, ogni gesto s'è condizionato, non esiste più medicina che possa guarirci.
La libertà quando comincia a mettere radici è una pianta di rapida crescita.
É più facile rinunciare ad un sentimento che perdere un'abitudine.
Mi stavo abituando a mettere mia moglie sotto un piedistallo.
Per conforto al misero e catena al piede del fortunato, il buon Dio creò giustamente l'abitudine.
L'abitudine viene spesso scambiata per amore.
Se non ci fosse l'abitudine, la vita dovrebbe apparire deliziosa a esseri che vivono nella continua minaccia della morte, cioè a tutti gli uomini.
Il capriccio è dannoso come la routine. L'abitudine è necessaria; è l'abitudine di avere delle abitudini, di fare di una traccia un solco, che è necessario combattere, se si vuole rimanere vivi.
Nessuno osa dire addio alle proprie abitudini. Più di un suicida s'è fermato sulle soglie della morte pensando al caffè dove andava a giocare tutte le sere la sua partita a domino.