Prendi la direzione opposta all'abitudine e quasi sempre farai bene.
Fare del bene è la felicità più sincera che il cuore umano possa gustare.
Oserò qui esporre che cosa prescriva la più grande, la più importante, la più preziosa regola di tutta l'educazione? Non già di guadagnare tempo, ma di perderne.
Basta non essere mai ingiusto per essere sempre innocente?
L'inquietudine dei desideri produce la curiosità [...], i selvaggi sono i meno curiosi [...]: non è delle cose che gioiscono, bensì di se stessi; trascorrono la vita a non far nulla e non si annoiano mai.
Più mondo ho visto, meno ho potuto costruirmi a suo gusto.
Se si tollera qualcosa, diventa sopportabile e poco tempo dopo anche normale.
Gli uomini si abituano a tutto con una spaventevole rapidità.
L'abitudine è la grande guida della vita umana.
Non vi è nulla di così assurdo che l'abitudine non renda accettabile.
Nelle nostre azioni abituali di mille non ce n'è una sola che riguardi noi stessi e la nostra condizione.
Molte cose indifferenti, fatte dagli uomini per un qualche motivo, continuano a farsi per abitudine.
L'abitudine è il più spietato dei veleni perché entra in noi lentamente, silenziosamente, cresce a poco a poco nutrendosi della nostra inconsapevolezza, e quando scopriamo d'averla addosso ogni fibra di noi s'è adeguata, ogni gesto s'è condizionato, non esiste più medicina che possa guarirci.
Le vecchie abitudini, anche se cattive, turbano meno delle cose nuove e inconsuete. Tuttavia, talvolta è necessario cambiare, passando gradualmente alle cose inconsuete.
Nessuno osa dire addio alle proprie abitudini. Più di un suicida s'è fermato sulle soglie della morte pensando al caffè dove andava a giocare tutte le sere la sua partita a domino.
Anche l'abitudine contribuisce a far diventare vecchi; il processo mortale di fare la stessa cosa allo stesso modo alla stessa ora giorno dopo giorno, prima per trascuratezza, poi per inclinazione, e infine per codardia o inerzia.