A nulla ci si abitua tanto presto che le cattive abitudini.
L'abitudine è la grande guida della vita umana.
L'abitudine e il timore del nuovo sono ostacoli alla nostra crescita e ci fanno rimanere quelli di sempre con una vita piatta, insignificante e sempre uguale.
L'abitudine è un mostro che consuma e distrugge tutti i sentimenti, tutte le inclinazioni. Allo stesso modo è un angelo in tutto ciò che dà inaspettatamente alle azioni buone e virtuose una facilità, una sembianza naturale, che le fa credere innate nell'uomo.
Ci si rammarica della perdita delle peggiori abitudini, forse più di ogni altra cosa. Sono in effetti una parte così essenziale della nostra personalità.
L'abitudine viene spesso scambiata per amore.
Non vi è nulla di così assurdo che l'abitudine non renda accettabile.
Certe abitudini si possono più facilmente troncare che moderare.
Gli uomini si abituano a tutto con una spaventevole rapidità.
Non è possibile o non è facile mutare col ragionamento ciò che da molto tempo si è impresso nel carattere.
Se si tollera qualcosa, diventa sopportabile e poco tempo dopo anche normale.