Nelle nostre azioni abituali di mille non ce n'è una sola che riguardi noi stessi e la nostra condizione.
Il continuo travaglio della vostra vita è costruire la casa della morte.
Poiché non possiamo raggiungerla, vendichiamoci inveendole contro.
Un buon matrimonio sarebbe quello di una donna cieca con un uomo sordo.
La paura è la cosa di cui bisogna aver più paura.
La grandezza dell'animo non è tanto andare in alto, e andare avanti, quanto saper tenersi al proprio posto e limitarsi.
L'abito è grande maestro, ma di per sé insufficiente, se non vi si aggiunga la ragione pensata e la volontà di quello a che l'uomo si viene abituando.
L'abitudine è l'abitudine, e nessun uomo può buttarla dalla finestra; se mai la si può sospingere giù per le scale, un gradino alla volta.
Abitudine. All'inizio il filo di una ragnatela, poi un cavo.
Due cose assolutamente opposte ci condizionano ugualmente: l'abitudine e la novità.
Forme pietrificate e ormai irriconoscibili della nostra prima felicità, del nostro primo orrore, queste sono le abitudini.
L'abitudine è, fra tutte le piante umane, quella che ha meno bisogno di un suolo nutritivo per vivere e la prima a spuntare sulla roccia apparentemente più desolata.
Scacciamo per sempre da noi le cattive abitudini come se fossero uomini malvagi che ci hanno nuociuto per molto tempo.
L'abitudine è il più spietato dei veleni perché entra in noi lentamente, silenziosamente, cresce a poco a poco nutrendosi della nostra inconsapevolezza, e quando scopriamo d'averla addosso ogni fibra di noi s'è adeguata, ogni gesto s'è condizionato, non esiste più medicina che possa guarirci.
Prendi la direzione opposta all'abitudine e quasi sempre farai bene.
Un'abitudine, se non contrastata, presto diventa una necessità.
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