Se si tollera qualcosa, diventa sopportabile e poco tempo dopo anche normale.
Quante vite giocano un ruolo dominante? Il cittadino medio che paga le tasse non è capace di grandi passioni come di fare grandi opere.
Nessun ebreo fu mai abbastanza stupido da diventare cristiano senza essere un uomo intelligente.
Toglimi la speranza che io possa cambiare il futuro e mi farai impazzire.
Gratta il cristiano e troverai il pagano, rovinato.
L'abitudine è la più infame delle malattie perché ci fa accettare qualsiasi disgrazia, qualsiasi dolore, qualsiasi morte.
Decise di cambiar vita, di approfittare delle ore del mattino. Si levò alle sei, fece la doccia, si rase, si vestì, gustò la colazione, fumò un paio di sigarette, si mise al tavolo di lavoro e si svegliò a mezzogiorno.
L'abitudine è il più spietato dei veleni perché entra in noi lentamente, silenziosamente, cresce a poco a poco nutrendosi della nostra inconsapevolezza, e quando scopriamo d'averla addosso ogni fibra di noi s'è adeguata, ogni gesto s'è condizionato, non esiste più medicina che possa guarirci.
L'uomo ama di scorrere in un circolo di varie abitudini piuttosto di gettarsi in una serie nuova d'idee.
Nelle nostre azioni abituali di mille non ce n'è una sola che riguardi noi stessi e la nostra condizione.
Prendi la direzione opposta all'abitudine e quasi sempre farai bene.
Tutte le abitudini diventano una seconda natura, quando si tengono a lungo le finestre tappate si finisce per amare il puzzo più dell'aria fresca.
L'abitudine fa della vita un proverbio.
Se diventi schiavo dell'abitudine, lentamente ti spegni.
L'abitudine di veder sempre una faccia di donna ha per effetto di farla trovar bella.