Mi stavo abituando a mettere mia moglie sotto un piedistallo.
Ci sono due tipi di persone in questo mondo, buoni e cattivi. I buoni dormono meglio, ma i cattivi godono le ore di veglia molto di più.
È vero che certe persone possono predire il futuro o comunicare coi defunti? E dopo la morte, è ancora possibile fare la doccia?
Non ho paura di morire. E' solo che non vorrei essere lì quando questo succede.
Per un po' abbiamo riflettuto se fosse meglio fare una vacanza o divorziare. Abbiamo deciso che un viaggio alle Bermuda finisce in due settimane, ma un divorzio è qualcosa che ti resta per sempre.
Da bambino andai in un campeggio estivo per bambini di tutte le religioni. Così fui picchiato da bambini di tutte le religioni.
Noi siamo abituati a scendere a patti con la realtà per acquistare un ruolo. Svendiamo i nostri sensi per trovare un gesto. Rinunciamo alla capacità di sentire e in cambio otteniamo una maschera.
Se si tollera qualcosa, diventa sopportabile e poco tempo dopo anche normale.
Molte cose indifferenti, fatte dagli uomini per un qualche motivo, continuano a farsi per abitudine.
Nelle nostre azioni abituali di mille non ce n'è una sola che riguardi noi stessi e la nostra condizione.
Non cambierò di certo le mie abitudini o i miei comportamenti per paura. Neppure se il senso comune e l'opinione pubblica li condannassero.
L'abitudine rende sopportabile anche le cose spaventose.
Nulla di ciò che è per natura può assumere abitudini ad essa contrarie: per esempio, la pietra che per natura si porta verso il basso non può abituarsi a portarsi verso l'alto, neppure se si volesse abituarla gettandola in alto infinite volte.
Per conforto al misero e catena al piede del fortunato, il buon Dio creò giustamente l'abitudine.
Viviamo di solito nell'abitudine, con il nostro essere ridotto al minimo. Le nostre facoltà restano addormentate, riposando sui guanciali dell'abitudine: essa sa quello che c'è da fare e non ha bisogno di loro.
L'abitudine è una seconda natura che distrugge la prima.