Abitudine. All'inizio il filo di una ragnatela, poi un cavo.— John Garland Pollard
Abitudine. All'inizio il filo di una ragnatela, poi un cavo.
Il Diplomatico è un uomo che ricorda il compleanno di una signora e dimentica l'anno di nascita.
Il pessimista è uno che se può scegliere fra due mali li prende entrambi.
Liquore. Una cosa che ha molti aperti nemici e molti segreti amici.
Ogni sventura dà poi il piacere di raccontarla.
Tutte le abitudini diventano una seconda natura, quando si tengono a lungo le finestre tappate si finisce per amare il puzzo più dell'aria fresca.
Noi siamo abituati a scendere a patti con la realtà per acquistare un ruolo. Svendiamo i nostri sensi per trovare un gesto. Rinunciamo alla capacità di sentire e in cambio otteniamo una maschera.
L'abitudine viene spesso scambiata per amore.
L'abitudine rende sopportabile anche le cose spaventose.
L'abitudine è, fra tutte le piante umane, quella che ha meno bisogno di un suolo nutritivo per vivere e la prima a spuntare sulla roccia apparentemente più desolata.
L'abitudine è un abito che, indossato da giovani, ci rifiutiamo di togliere vita natural durante.
É più facile rinunciare ad un sentimento che perdere un'abitudine.
Non è vero che ci si abitua, si è sempre più stanchi, semplicemente.
Le sciocche e laide abitudini sono le corruzioni della nostra natura.
Decise di cambiar vita, di approfittare delle ore del mattino. Si levò alle sei, fece la doccia, si rase, si vestì, gustò la colazione, fumò un paio di sigarette, si mise al tavolo di lavoro e si svegliò a mezzogiorno.