Un'abitudine, se non contrastata, presto diventa una necessità.— Agostino d'Ippona
Un'abitudine, se non contrastata, presto diventa una necessità.
La consuetudine che da certuni non a torto è detta una seconda natura.
Fra l'ultimo nostro respiro e l'inferno, c'è tutto l'oceano della misericordia di Dio.
Percorri l'uomo per raggiungere Dio.
Usando amore verso le persone e odio verso i peccati.
Se si tollera qualcosa, diventa sopportabile e poco tempo dopo anche normale.
L'abitudine è il più spietato dei veleni perché entra in noi lentamente, silenziosamente, cresce a poco a poco nutrendosi della nostra inconsapevolezza, e quando scopriamo d'averla addosso ogni fibra di noi s'è adeguata, ogni gesto s'è condizionato, non esiste più medicina che possa guarirci.
Certe abitudini si possono più facilmente troncare che moderare.
L'abitudine è in tutte le cose il miglior maestro.
É più facile rinunciare ad un sentimento che perdere un'abitudine.
Due cose assolutamente opposte ci condizionano ugualmente: l'abitudine e la novità.
Prendi la direzione opposta all'abitudine e quasi sempre farai bene.
Non nella novità, ma nell'abitudine troviamo i piaceri più grandi.
Non è vero che ci si abitua, si è sempre più stanchi, semplicemente.
Nessuno osa dire addio alle proprie abitudini. Più di un suicida s'è fermato sulle soglie della morte pensando al caffè dove andava a giocare tutte le sere la sua partita a domino.