Un'abitudine, se non contrastata, presto diventa una necessità.
La castità fa gli angeli, e chi la conserva è un angelo.
Non uscire da te stesso, rientra in te: nell'intimo dell'uomo risiede la verità.
Ama e fa' ciò che vuoi.
Tutte le Scritture sono state scritte per questo: perché l'uomo capisse quanto Dio lo ama e, capendolo, s'infiammasse d'amore verso di lui.
Viviamo di solito nell'abitudine, con il nostro essere ridotto al minimo. Le nostre facoltà restano addormentate, riposando sui guanciali dell'abitudine: essa sa quello che c'è da fare e non ha bisogno di loro.
Si fa l'abitudine a tutto, anche al continuo peggioramento di ciò che già era ai limiti della sopportazione.
Ci si rammarica della perdita delle peggiori abitudini, forse più di ogni altra cosa. Sono in effetti una parte così essenziale della nostra personalità.
Non è possibile o non è facile mutare col ragionamento ciò che da molto tempo si è impresso nel carattere.
Prendere un'abitudine è cominciare a cessare di essere.
L'abitudine di veder sempre una faccia di donna ha per effetto di farla trovar bella.
Noi siamo abituati a scendere a patti con la realtà per acquistare un ruolo. Svendiamo i nostri sensi per trovare un gesto. Rinunciamo alla capacità di sentire e in cambio otteniamo una maschera.
Gli uomini si abituano a tutto con una spaventevole rapidità.
Niente è più forte dell'abitudine.
L'abitudine ci nasconde il vero aspetto delle cose.
Login in corso...