Fra l'ultimo nostro respiro e l'inferno, c'è tutto l'oceano della misericordia di Dio.
Un'abitudine, se non contrastata, presto diventa una necessità.
Tutte le Scritture sono state scritte per questo: perché l'uomo capisse quanto Dio lo ama e, capendolo, s'infiammasse d'amore verso di lui.
Chi meglio dà, maggiormente riceve.
Percorri l'uomo per raggiungere Dio.
Tutto ciò che la misericordia umana dà durante il nostro pellegrinaggio, la misericordia divina lo restituisce in patria.
Non basta una misericordia qualunque. Il peso delle iniquità sociali e personali è così grave che non basta un gesto di carità ordinaria a perdonarle.
Affidiamo la gente alla misericordia di Dio, ma noi non ne dimostriamo alcuna.
Misericordioso è colui che, quando fa misericordia, non distingue nel suo pensiero una classe di uomini dall'altra.
Guarda che viscere di misericordia ha la giustizia di Dio! Nei giudizi umani si castiga colui che confessa la propria colpa: nel giudizio divino, lo si perdona.
La misericordia è per ogni tipo di comunità quello che è l'olio per il motore. Se uno si mette in viaggio su un'auto che non ha neppure una goccia d'olio nel motore, dopo pochi minuti vedrà andare tutto in fiamme.
Bisogna adoperare i propri principi nelle grandi cose, nelle piccole basta la misericordia.
La preghiera bussa, il digiuno ottiene, la misericordia riceve.
Al di fuori della misericordia di Dio non c'è nessun'altra fonte di speranza per gli esseri umani.
La dolce misericordia è la vera insegna della nobiltà.
Login in corso...