Nessuno osa dire addio alle proprie abitudini. Più di un suicida s'è fermato sulle soglie della morte pensando al caffè dove andava a giocare tutte le sere la sua partita a domino.
Possedeva i tre elementi del successo: le gambe del cervo, il tempo degli sfaccendati e la pazienza dell'israelita.
Le meno astute delle donne hanno un'infinità di trappole; la più sciocca trionfa grazie alla poca diffidenza che ispira.
Mai un marito sarà così ben vendicato dall'amante di sua moglie.
La burla fa appassire il cuore e dissipa ogni sentimento...
Nessuno osa dire addio ad un'abitudine. Molti suicidi si son fermati sulla soglia della morte per il ricordo del caffè dove vanno tutte le sere a fare la loro partita a domino.
Viviamo di solito nell'abitudine, con il nostro essere ridotto al minimo. Le nostre facoltà restano addormentate, riposando sui guanciali dell'abitudine: essa sa quello che c'è da fare e non ha bisogno di loro.
Non è possibile o non è facile mutare col ragionamento ciò che da molto tempo si è impresso nel carattere.
L'abitudine rende sopportabili anche le cose spaventose.
Mi stavo abituando a mettere mia moglie sotto un piedistallo.
Molte cose indifferenti, fatte dagli uomini per un qualche motivo, continuano a farsi per abitudine.
Le sciocche e laide abitudini sono le corruzioni della nostra natura.
Gli uomini si abituano a tutto con una spaventevole rapidità.
L'abitudine è la grande guida della vita umana.
L'abitudine è una seconda natura che distrugge la prima.
Non vi è nulla di così assurdo che l'abitudine non renda accettabile.
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