L'abitudine si vince con l'abitudine.
L'unico sovrano prudente è quello che ha appreso a obbedire di buon grado.
Nessuno sostiene una lotta più dura di colui che cerca di vincere se stesso.
Una volta sottratto agli occhi passa presto anche dalla mente.
Tacere del tutto è più facile che evitare le intemperanze del discorrere, come è più facile stare chiuso in casa che sapersi convenientemente controllare fuori casa. Perciò colui che vuole giungere alla spiritualità interiore, deve, insieme con Gesù, ritirarsi dalla gente.
Di due mali, sempre si scelga il minore.
L'abitudine è una grande sordina.
Ci si rammarica della perdita delle peggiori abitudini, forse più di ogni altra cosa. Sono in effetti una parte così essenziale della nostra personalità.
L'abitudine è la più infame delle malattie perché ci fa accettare qualsiasi disgrazia, qualsiasi dolore, qualsiasi morte.
L'abitudine è mezza padrona del mondo. "Così faceva mio padre" è sempre una delle grandi forze che guidano il mondo.
L'abitudine rende sopportabili anche le cose spaventose.
L'abitudine ci fa accettare l'inaccettabile.
Il capriccio è dannoso come la routine. L'abitudine è necessaria; è l'abitudine di avere delle abitudini, di fare di una traccia un solco, che è necessario combattere, se si vuole rimanere vivi.
Niente è più forte dell'abitudine.
L'abitudine è la grande guida della vita umana.
Ciò che dobbiamo imparare a fare, lo impariamo facendo.