L'abitudine si vince con l'abitudine.— Tommaso da Kempis
L'abitudine si vince con l'abitudine.
L'unico sovrano prudente è quello che ha appreso a obbedire di buon grado.
Nelle cose essenziali, unità; nel dubbio, libertà; in tutte le cose, carità.
L'unico governante sicuro è colui che ha imparato ad obbedire volontariamente.
Le avversità non rendono l'uomo debole ma mostrano la forza che ha.
Quanto presto svanisce la gloria del mondo!
Tutte le abitudini diventano una seconda natura, quando si tengono a lungo le finestre tappate si finisce per amare il puzzo più dell'aria fresca.
La libertà quando comincia a mettere radici è una pianta di rapida crescita.
Un'abitudine, se non contrastata, presto diventa una necessità.
È grande la forza dell'abitudine.
Niente ha bisogno d'esser modificato quanto le abitudini degli altri.
Decise di cambiar vita, di approfittare delle ore del mattino. Si levò alle sei, fece la doccia, si rase, si vestì, gustò la colazione, fumò un paio di sigarette, si mise al tavolo di lavoro e si svegliò a mezzogiorno.
Non nella novità, ma nell'abitudine troviamo i piaceri più grandi.
Mi stavo abituando a mettere mia moglie sotto un piedistallo.
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.
L'abitudine al lavoro modera ogni eccesso, induce il bisogno, il gusto dell'ordine; dall'ordine materiale si risale al morale: quindi può considerarsi il lavoro come uno dei migliori ausiliari dell'educazione.