Non si pesano sulla stessa bilancia le offese che si arrecano e quelle che si subiscono.— Esopo
Non si pesano sulla stessa bilancia le offese che si arrecano e quelle che si subiscono.
Molti, per desiderio di avere sempre di più, perdono anche quello che hanno.
Anche i potenti possono aver bisogno dei deboli.
Spesso chi tende insidie contro un altro costruisce trappole per sé stesso.
I veri amici si riconoscono nelle disgrazie.
Stolto è chi rinuncia ai beni che già ha, nella speranza di ottenerne di maggiori.
Di solito l'offeso ripaga con la stessa moneta.
Un buon rimedio alle offese è dimenticare.
Un servigio al di sopra di ogni ricompensa, costringendo a troppa gratitudine, diventa quasi un'offesa.
Sopprimi l'opinione e sopprimerai il "sono stato offeso"; sopprimi il "sono stato offeso" e sopprimerai l'offesa.
Fare molto rumore a proposito di un'offesa ricevuta, non diminuisce il dolore, ma aumenta la vergogna.
Si perdonano coloro che ci hanno offeso perché così il conto torna: un'offesa ciascuno. Ma quest'ultima è mortale.
Se vuoi offendere un avversario, lodalo a gran voce per le qualità che gli mancano.
Chi altri offende, sé non sicura.
A viver tranquilli nella società degli uomini, bisogna astenersi non solo dall'offendere chi non ci offende, cosa ordinaria; ma eziandio, cosa rarissima, dal procurare che altri ci offenda.
Molti ne minaccia chi ne ha offeso uno solo.