Un buon rimedio alle offese è dimenticare.
Per chi è sempre sfortunato fare nulla è quanto di meglio possa fare.
La moderazione e la medicina nella disgrazia.
Chi sa ben servire può aspirare a impossessarsi di parte del potere.
I piaceri più grandi disgustano se non c'è varietà.
La pazienza è una vera, segreta ricchezza.
Di solito l'offeso ripaga con la stessa moneta.
Si perdonano coloro che ci hanno offeso perché così il conto torna: un'offesa ciascuno. Ma quest'ultima è mortale.
Se dici qualcosa che non offende nessuno, non hai detto niente.
Dire noi ed intendere io è una delle offese più raffinate.
Un servigio al di sopra di ogni ricompensa, costringendo a troppa gratitudine, diventa quasi un'offesa.
Le ingiurie sono molto umilianti per chi le dice, quando non riescono ad umiliare chi le riceve.
Non voler offendere nessuno, non voler ledere nessuno può essere indice sia di un modo di pensare giusto, sia di un modo di pensare pavido.
Chi altri offende, sé non sicura.
Se il vostro occhio destro vi offende, strappatevelo; se il vostro braccio destro vi offende, tagliatevelo. E se la vostra ragione vi offende, diventate cattolico.
L'offesa accolla ormai all'offeso il futuro della relazione: dalla sua iniziativa dipenderà il futuro.