Dire noi ed intendere io è una delle offese più raffinate.
La sospensione del tempo, intesa come fine di ogni coercizione, è l'ideale della musica.
Non si tratta di conservare il passato, ma di realizzare le sue speranze.
La pagliuzza nel tuo occhio è la migliore lente d'ingrandimento.
La vera felicità del dono è tutta nell'immaginazione della felicità del destinatario.
Le vere riflessioni sono le sole a non essere in grado di comprendere se stesse.
Molti ne minaccia chi ne ha offeso uno solo.
Un buon rimedio alle offese è dimenticare.
Fare molto rumore a proposito di un'offesa ricevuta, non diminuisce il dolore, ma aumenta la vergogna.
Le ingiurie sono molto umilianti per chi le dice, quando non riescono ad umiliare chi le riceve.
Un servigio al di sopra di ogni ricompensa, costringendo a troppa gratitudine, diventa quasi un'offesa.
La più grande offesa che si possa dare ad un asino è quella di chiamarlo uomo.
L'offesa accolla ormai all'offeso il futuro della relazione: dalla sua iniziativa dipenderà il futuro.
La lode che s'acquista in non lasciarsi offendere avanza la gloria che si guadagna vendicandosi.
Se dici qualcosa che non offende nessuno, non hai detto niente.