In molti individui appare già come una sfrontatezza che abbiano il coraggio di pronunciare la parola "io".— Theodor Adorno
In molti individui appare già come una sfrontatezza che abbiano il coraggio di pronunciare la parola "io".
Primo ed unico principio dell'etica sessuale: l'accusatore ha sempre torto.
La pagliuzza nel tuo occhio è la migliore lente d'ingrandimento.
La decadenza del dono si esprime nella penosa invenzione degli articoli da regalo, che presuppongono già che non si sappia che cosa regalare, perché, in realtà, non si ha nessuna voglia di farlo.
Non si tratta di conservare il passato, ma di realizzare le sue speranze.
Gli uomini disapprendono l'arte del dono. C'è qualcosa di assurdo e di incredibile nella violazione del principio di scambio; spesso anche i bambini squadrano diffidenti il donatore, come se il regalo non fosse che un trucco per vendere loro spazzole o sapone.
In fondo, l'unica ragione perché si pensa sempre al proprio io, è che col nostro io dobbiamo stare più continuamente che con chiunque altro.
Il vero Io è quello che tu sei, non quello che hanno fatto di te.
Ogni uomo forte raggiunge immancabilmente ciò che il suo vero io gli ordina di volere.
Quale altro carcere è scuro come il nostro cuore! Quale carceriere così inesorabile come il nostro io!
Il piacere di essere gregge è più antico del piacere di essere io: e finché la buona coscienza si chiama gregge, solo la cattiva coscienza dice: io.
L'unico viaggio irrinunciabile è l'esplorazione dell'io.
L'io, io!... Il più lurido di tutti i pronomi.
Quel che il pubblico ti rimprovera, coltivalo, è il tuo io.
Di tutte le parole di tutte le lingue che conosco, quella che ha la massima concentrazione è l'inglese "I".