Di tutte le parole di tutte le lingue che conosco, quella che ha la massima concentrazione è l'inglese "I".— Elias Canetti
Di tutte le parole di tutte le lingue che conosco, quella che ha la massima concentrazione è l'inglese "I".
Accademie il cui compito sarebbe di abolire, di tanto in tanto, certe parole.
Gli unici esseri umani che trovo noiosi sono i parenti.
Dio è il più grande atto di superbia dell'uomo; e quando egli l'avrà espiato, non ne troverà mai uno più grande.
Il romanzo non deve avere alcuna fretta. In passato anche la fretta poteva rientrare nella sua sfera, oggi è passata al film; confrontato ad esso, il romanzo frettoloso è destinato a restare sempre inadeguato.
I morti si nutrono di giudizi, i viventi di amore.
Quel che il pubblico ti rimprovera, coltivalo, è il tuo io.
L'io è odioso.
L'io, ciò che non può mai divenire oggetto.
L'unico viaggio irrinunciabile è l'esplorazione dell'io.
L'io, io!... Il più lurido di tutti i pronomi.
Come il cavaliere, se non vuole essere disarcionato dal suo cavallo, è costretto spesso a ubbidirgli e a portarlo dove vuole, così anche l'Io ha l'abitudine di trasformare in azione la volontà dell'Es come se si trattasse della volontà propria.
Il piacere di essere gregge è più antico del piacere di essere io: e finché la buona coscienza si chiama gregge, solo la cattiva coscienza dice: io.
L'Io non è cosa o fatto, è soprattutto azione.
Vorrei poter dimenticare che io son io.