L'io è odioso.— Blaise Pascal
L'io è odioso.
Spesso gli uomini scambiano l'immaginazione per il cuore: e credono di essere convertiti perché pensano di convertirsi.
Burlarsi della filosofia è veramente filosofare.
Le qualità dell'animo non si possono acquistare con l'abitudine; si possono solo perfezionare.
Quando si vogliono inseguire le virtù fino all'estremo, compaiono i vizi.
La vera eloquenza si ride dell'eloquenza.
L'Io non va annullato, va piuttosto educato, purificato, talora severamente disciplinato, per raggiungere quella purezza verso cui è effettivamente predisposto.
Quel che il pubblico ti rimprovera, coltivalo, è il tuo io.
Spesso si dice che questa o quella persona non ha ancora trovato se stesso. Ma l'io non è qualcosa che si scopre: è qualcosa che si crea.
Io: abbreviazione di Dio.
Vorrei poter dimenticare che io son io.
L'io, io!... Il più lurido di tutti i pronomi.
L'Io si arricchisce nel confronto con le diversità, ma senza venire cancellato o assorbito. Il dialogo, che unisce gli interlocutori, presuppone la loro distinzione e una piccola, ma insopprimibile e feconda distanza.
L'io, ciò che non può mai divenire oggetto.
Quale altro carcere è scuro come il nostro cuore! Quale carceriere così inesorabile come il nostro io!
Chi è io? Cos'è questo intervallo tra me e me?